
NicarAGUA
In Nicaragua l'accesso all'acqua potabile è assicurato solo parzialmente a causa di carenze infrastrutturali e a fattori ambientali avversi quali terremoti, eruzioni vulcaniche ed eventi climatici estremi. Nelle zone rurali queste carenze sono più gravi, e vi si aggiunge la totale assenza di fognature. Le malattie legate alla scarsa disponibilità di acqua potabile di buona qualità (batteriche o croniche) sono quindi molto diffuse. Il Piano Nazionale di Lotta contro la Povertà e per lo Sviluppo Umano 2022-2026 cerca di migliorare le condizioni di vita delle famiglie nicaraguensi anche tramite la riduzione della povertà e delle malattie. Uno dei suoi obiettivi è quello di aumentare la disponibilità di acqua potabile e sistemi di smaltimento per tutti, specialmente nelle aree rurali.
LA RETE DI DISTRIBUZIONE DELL'ACQUA POTABILE IN NICARAGUA
Nei centri urbani la distribuzione dell'acqua potabile viene effettuata tramite acquedotti gestiti dall'ENACAL (Impresa Nicaraguense Acquedotti e Fognature), mentre nelle zone rurali esistono miniacquedotti la cui gestione è affidata a organismi partecipativi popolari denominati CAPS (Comitati per l'Acqua Pubblica e i Servizi igienici). In tutto il Nicaragua esistono più di 5mila CAPS. Nei Comuni sono poi presenti uffici chiamati UMAS (Unità Municipali per l'Acqua Pubblica e i servizi igienici). I CAPS sono previsti da una legge nazionale e se possono essere accreditati, accedendo a finanziamenti governativi, se raggiungono gli standard gestionali previsti. Nel dipartimento di León esistono più di 200 sistemi di rifornimento di acqua nelle comunità rurali, ma non si conosce la qualità dell'acqua. Inoltre chi ha l'incarico di gestire i sistemi di distribuzione non ha sufficienti capacità per garantirne la sostenibilità amministrativa e funzionale.
FORMAZIONE
Per rafforzare le capacità nella gestione sociale ed ambientale è stato realizzato un lavoro partecipativo multisettoriale al quale hanno collaborato 114 comunità, XX unità sanitarie (MINSA), XX scuole (MINED), i 10 Comuni del dipartimento di León, la UNAN León e l'Associazione ITA-NICA. L'obiettivo di questo progetto è quello di contribuire a far sì che le comunità partecipanti abbiano acqua di qualità in quantità sufficiente per la fornitura quotidiana in modo sostenibile. Per raggiungere questo obiettivo sono state realizzate le seguenti attività:
1) Formazione sui Piani di Sicurezza dell'Acqua (PSA);
2) Monitoraggio della qualità dell'acqua, dell'infrastruttura di distribuzione-disinfezione e della gestione amministrativa;
3) Miglioramenti dell'infrastruttura idrica (nei sistemi, nelle scuole e nei centri sanitari della comunità e fornitura delle attrezzature per la disinfezione dell'acqua;
4) Miglioramento delle capacità di vigilanza sulla qualità dell'acqua nei CAPS, nelle UMAS e in nove Centri Sanitari municipali. Inoltre si dovrà valutare l'impatto dei corsi di formazione e dei miglioramenti della qualità dell'acqua, l'infrastruttura e la gestione amministrativa. I risultati dei monitoraggi sono stati condivisi con le autorità municipali e insieme ai protagonisti sono state definite le priorità di investimento nelle strutture dei CAPS, delle UMAS, delle Unità sanitarie e delle scuole. Successivamente si presentano i progressi in ognuna delle attività pianificate. Inoltre si presentano i Fondi approvati, ricevuti e spesi per ognuno dei 10 municipi. I corsi di formazione sono stati realizzati tramite sei laboratori nei quali sono stati affrontati gli elementi fondamentali dei PSA, elaborazione, efficacia dei piani di azione, buone pratiche amministrative, calibrazione delle pompe per dosare il cloro e verifica del processo di disinfezione con cloro. Ogni laboratorio è stato integrato da attività sul campo con la partecipazione delle persone coinvolte.
MONITORAGGIO DELLA QUALITA' DELL'ACQUA E FORMAZIONE TECNICO-AMMINISTRATIVA
Il monitoraggio della qualità dell'acqua è stato effettuato prima e dopo i miglioramenti dei sistemi. In entrambe le fasi è stata misurata la qualità batteriologica e fisico-chimica. Nella prima fase sono stati analizzati 419 campioni di acqua, prelevati in diversi punti della rete di distribuzione (117 fonti, 112 scuole, 58 strutture sanitarie e 132 case). È stata rilevata una contaminazione batteriologica nei punti della rete (domicili, scuole e strutture sanitarie) per cui è importante la formazione della comunità nella gestione corretta dell'acqua. Inoltre, il 43% delle fonti presentavano anomalie nella conduttività e il 32% nella durezza dell'acqua. Al contempo, solo 55 sistemi stavano disinfettando l'acqua e e in 31 sistemi il cloratore era in cattive condizioni. Si è deciso di fornire cloratori a 62 sistemi che non stavano disinfettando. Nella valutazione iniziale della gestione amministrativa dei sistemi idrici, secondo la classificazione FISE-ANA, il 77% dei sistemi si trovavano nella categoria C (livello di base) e il restante 23 % nella categoria B (livello medio). Questo significa che erano carenti su molte procedure amministrative, dal controllo delle spese al controllo delle entrate. Per esempio, è stato accertato che la metà dei CAPS presentava una morosità superiore al 10%, cosa che pregiudicava l'auto sostenibilità. Sono stati installati 55 dosificatori di cloro e sono stati riparati 11 dosificatori. Alcuni dosificatori di cloro si sono guastati durante il periodo di attività del progetto. Per questo, è necessario che i CAPS abbiano la capacità di effettuare la manutenzione dei cloratori e che le UMAS li accompagnino, soprattutto quando ci sono cambiamenti negli organismi direttivi dei CAPS (necessità di formare i nuovi gruppi direttivi). Contemporaneamente all'installazione o alla riparazione delle pompe per la clorazione è stata monitorata la qualità dell'acqua arrivando ad effettuare la disinfezione in tutti i CAPS che lo necessitavano. Al termine del progetto è stata realizzata una valutazione tramite le nuove attrezzature installate nei Municipi (Laboratori nei Centri sanitari municipali e attrezzature fornite alle UMAS).
MIGLIORAMENTI DEI MINIACQUEDOTTI Sono state realizzati miglioramenti all'infrastruttura in 89 CAPS. Questi miglioramenti consistono in 7 nuove pompe per l'acqua, 2 pannelli solari riparati, 32 casette rinnovate (imbiancatura e riparazioni minori), 3 sistemi elettrici restaurati, 3 sistemi di controllo del pompaggio installate e 11 riparati, 9 cisterne installate, 22 cisterne restaurate, 55 cloratori installati e 11 riparati, 3 recinzioni costruite, 10.762 metri lineari di tubazioni consegnati. È stato effettuato un investimento totale di 106.217 dollari, beneficiando una popolazione totale di 87.000 abitanti. SCUOLE Sono stati effettuati lavori di miglioramento in 20 scuole. Questi miglioramenti consistono in: due pompe per l'acqua, 5 cisterne, 596 metri di tubazioni, 25 fontanelle nuove e 7 riparate, sette lavamani, 6 wc, 6 latrine. L'investimento è stato di 20.000 dollari, beneficiando 5.216 studenti. CENTRI SANITARI Sono stati effettuati lavori di miglioramento in 13 strutture sanitarie. Questi miglioramenti consistono in: una pompa, tre cisterne nuove, due cisterne restaurate, 92 metri di tubazioni installate, 5 fontanelle nuove e 4 riparate, 10 lavamani, 5 wc. L'investimento effettuato è di 5.000 dollari, beneficiando una popolazione di 17.867 abitanti. In parallelo si sono svolti incontri di formazione per sviluppare le capacità locali sul monitoraggio della qualità dell'acqua e sono stati messi in atto miglioramenti all'infrastruttura e procedure di gestione sostenibile basate sui risultati del monitoraggio. In tutti i centri sanitari municipali sono stati creati laboratori per l'analisi batteriologica dell'acqua ed è stato formato il personale del Ministero della Salute su analisi e monitoraggio dell'acqua. Inoltre, sono state consegnate attrezzature e realizzata la formazione per la misurazione sul campo di parametri fisico-chimici dell'acqua (UMAS) e del cloro residuale (CAPS). L'investimento effettuato è stato di circa 195mila dollari. Controparte locale per questa attività è stato il CISTA-UNAN (Centro Ricerche su Salute, Lavoro e Ambiente dell'Università Nazionale Autonoma del Nicaragua di León), a cui è stata fornita un'apparecchiatura per la misurazione dell'arsenico.
CARATTERISTICHE SOCIALI, CLINICHE E AMBIENTALI DI UNA POPOLAZIONE NICARAGUENSE COLPITA DALLA NEFROPATIA MESOAMERICANA: UNO STUDIO CASO-CONTROLLO
Come abbiamo già visto diverse aree del mondo, compresa l'America Centrale, stanno vivendo un'alta prevalenza di malattia renale cronica di eziologia incerta (CKDu) e insufficienza renale acuta di eziologia incerta (AKIu). Questa condizione colpisce principalmente i lavoratori agricoli esposti a un clima estremamente caldo e umido ed a una varietà di agenti potenzialmente nefrotossici, come agrochimici e metalli pesanti. L'epidemia è stata attribuita a diversi fattori, tra cui stress termico occupazionale ripetuto, deplezione del volume, esposizione a farmaci nefrotossici (come anti-infiammatori non steroidei), metalli pesanti, pesticidi, infezioni e produzione e consumo non regolamentati di bevande alcoliche di bassa qualità. Tuttavia, non ci sono prove conclusive a sostegno di nessuna di queste ipotesi. Allo scopo di aumentare le nostre conoscenze circa le cause dell'epidemia di CKDu che colpisce una grande parte della popolazione in Nicaragua, abbiamo deciso di intraprendere un ulteriore studio di cui descriviamo le caratteristiche. La nostra ipotesi principale è che la CKDu sia una condizione multifattoriale che si verifica a causa di deplezione del volume in condizioni climatiche estreme, esposizione a metalli pesanti e pesticidi. Per testare questa ipotesi, ci siamo proposti uno studio caso-controllo che ha incluso 120 casi e 120 controlli selezionati tra la popolazione di un luogo ad alta incidenza di CKDu ; Malpaisillo ( Leon) . La numerosità della popolazione oggetto del presente studio è il risultato di una valutazione statistica in rapporto alla prevalenza della CKDu nella zona oggetto di studio . Abbiamo indagato le differenze esistenti fra queste due popolazione grazie ad una approfondita intervista all'interno della quale venivano poste varie domande riguardanti lo stile di vita l'attività lavorativa l'educazione, ect. Abbiamo quindi misurato la qualità dell'approvvigionamento idrico e del terreno per la presenza di metalli pesanti. A questo scopo abbiamo raccolto presso i luoghi di lavoro dei partecipanti allo studio diversi campioni di suolo e di acqua . In particolare la determinazione della qualità dell'acqua proveniente da pozzi profondi e superficiali è stata da noi ritenuta un elemento molto importante per comprendere la possibile relazione fra attività lavorativa e sviluppo della malattia renale. Infatti l'intensa sudorazione conseguente all'attività lavorativa viene normalmente rimpiazzata dall'acqua proveniente dai pozzi presenti nelle zone di lavoro . Abbiamo analizzato tutti questi campioni per la presenza di minerali, come cadmio (Cd), vanadio (V), arsenico (As), mercurio (Hg), nichel (Ni), piombo (Pb), cromo (Cr), rame (Cu), alluminio (Al), manganese (Mn), zinco (Zn), selenio (Se), stronzio (Sr), antimonio (Sb), bario (Ba) e uranio (U). Infine abbiamo misurato il livello di esposizione a tali sostanze utilizzando unghie. Le unghie sono particolarmente utili per rilevare l'esposizione cronica a farmaci o sostanze chimiche poiché possono essere rilevate fino a 6 mesi nelle unghie delle mani e fino a 12 mesi nelle unghie dei piedi. Pertanto, le misurazioni di sostanze chimiche nelle unghie possono fornire informazioni sull'esposizione che è avvenuta durante la precedente stagione di lavoro nei campi. Come ultima attività abbiamo controllato la funzione renale nel sangue degli animali domestici appartenenti alla popolazione selezionata. La speranza è che l'analisi di questi dati possa contribuire a chiarire al meno in parte le cause della malattia renale cronica da causa sconosciuta altamente presente in Nicaragua